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reviews_and_ramblings ([personal profile] reviews_and_ramblings) wrote2010-09-10 09:11 am

Event: Edmund White guest at Festivaletteratura in Mantova, Italy

Date: September 12, 2010
Time: 10,15 a.m.
Place: Teatro Ariston, Mantova, Italy

Edmund White, Ragazzo di città, Italian translation by Alessandro Bocchi
EDMUND WHITE will do a reading of RAGAZZO DI CITTÀ (Italian translation of City Boy: My Life in New York During the 1960s and '70s) at FESTIVALETTERATURA in MANTOVA

City Boy: My Life in New York During the 1960s and '70s by Edmund White
Paperback: 304 pages
Publisher: Bloomsbury USA (September 28, 2010)
ISBN-10: 1608192342
ISBN-13: 978-1608192342
Amazon: City Boy: My Life in New York During the 1960s and '70s

Groundbreaking literary icon Edmund White reflects on his remarkable life in New York in an era when the city was economically devastated but incandescent with art and ideas. White struggles to gain literary recognition, witnesses the rise of the gay rights movement, and has memorable encounters with luminaries from Elizabeth Bishop to William Burroughs, Susan Sontag to Jasper Johns. Recording his ambitions and desires, recalling lovers and literary heroes, White displays the wit, candor, and generosity that have defined his unique voice over the decades.

Italian version: Nel 1962, un giovane e sprovveduto White sbarca a New York. È l’inizio di una storia, o di un “romanzo”, che dura ancora, ma che ha i suoi passaggi più eccitanti e sorprendenti negli anni Sessanta e Settanta. Allora la città era “così pericolosa ed economica da poter accogliere gli artisti senza un soldo”. Una città allo sbando e in bancarotta, pericolosa e sudicia. Mucchi di spazzatura maleodorante restavano a marcire in strada per giorni, nel 1977 un blackout generale provocò saccheggi e arresti di massa, i newyorkesi fuggivano dalla loro stessa città trasferendosi sulla mite costa Ovest. Pericolosa e libertaria, sudicia e colta, la New York di quegli anni è il teatro della protesta contro la guerra nel Vietnam, delle prime manifestazioni a favore dell’ambiente, delle lotte femministe e infine del movimento di liberazione omosessuale, inaugurato dalla rivolta di Stonewall, nel 1969. “Una discarica a cielo aperto, con aspirazioni artistiche elevate”, un laboratorio sociale e culturale, nel quale Edmund White ha modo di conoscere e frequentare giganti dell’arte e della cultura come Susan Sontag, William Burroughs, Bob Wilson, Elizabeth Bishop, Jasper Johns, Robert Mapplethorpe, qui ritratti nella speranza di contribuire a spiegare il rapporto tra il loro temperamento, le loro ossessioni e la loro arte.

Per il New York Times tra i 100 libri più belli del 2009

Finalista al National Books Critics Circle del 2009

Publisher Link: http://www.playgroundlibri.it/libri.php?lid=47

[identity profile] elisa-rolle.livejournal.com 2010-09-10 07:31 am (UTC)(link)
Io ho letto alcune delle traduzione della Playground, sta facendo davvero un buon lavoro.